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Barbara Ponzinibio

RICONOSCERE E AFFRONTARE L'INSONNIA

Aggiornamento: 15 feb 2022




Stime basate sulla popolazione e analisi degli ultimi decenni indicano che circa il 10% della popolazione generale riferisce sintomi di insonnia, associate a difficoltà e compromissioni diurne che si ripercuotono negativamente sulla qualità di vita e sui rapporti interpersonali (National Institute of Health- State of Science Conference Statement, 2005)


ANCHE TU SOFFRI DI INSONNIA ?!

Hai una predominante insoddisfazione riguardo alla quantità e qualità del sonno associata a queste variabili?

  • difficoltà ad iniziare il sonno

  • difficoltà a mantenere il sonno con frequenti risvegli o problemi di addormentamento dopo il risveglio

  • risveglio precoce al mattino con incapacità a riaddormentarsi.

Il fatto cha hai un sonno alterato, ti causa disagio e difficoltà nella giornata successiva alla notte insonne? Come sono i tuoi rapporti sociali e il tuo rendimento al lavoro, a scuola, nelle attività che svolgi di solito?


PER SEMPLIFICARE...SEI INTRATTABILE IL GIORNO DOPO ?


Quante volte alla settimana ti capita di dormire poco e male?

Fai fatica a gustarti il sonno almeno 3 volte a settimana?

Questa difficoltà persiste da almeno 3 mesi nonostante esistano adeguate condizioni per dormire?

Certo se hai un bambino piccolo, una persona da accudire continuamente o un piccolo animaletto peloso che disturba sempre durante la notte è normale e non rientri nei casi elencati qui sopra, ma se tutto a casa tua sembra nella norma.......??

Ora valuta la tua insonnia e pensa se prendi dei farmaci o delle sostanze psicoattive che potrebbero interferire con il tuo sonno. Non prendi niente? Meglio così, altrimenti è il caso di leggere nel bugiardino se i farmaci che prendi potrebbero darti insonnia.

Valuta anche se in questo periodo stai soffrendo di forte ansia o di disturbi dell'umore che potrebbero disturbare notevolmente il tuo sonno. E' normale infatti che in periodi particolarmente stressanti e critici della vita il sonno sia uno dei primi a soffrirne.

Un'altra valutazione molto importante da fare è quella di verificare che l'insonnia non si verifichi esclusivamente durante il decorso di un altro disturbo del sonno/veglia come ad esempio la narcolessia, il disturbo della respirazione notturna oppure un disturbo del ritmo circadiano o altri disturbi del sonno.

Se hai risposto affermativamente a tutte queste domande, potresti soffrire di insonnia ma considera, SE TI PUO' ESSERE DI AIUTO PER TRANQUILLIZZARTI, che la principale caratteristica dell'insonnia è la dichiarata insoddisfazione della persona che soffre nella QUANTITA' e QUALITA' del sonno.

Hai capito bene, l'insonnia è decisamente la sensazione personale di avere un sonno scarso e quel poco, è addirittura disturbato.

PERCHE' PROPRIO A ME !?


Non ti preoccupare, non sei l'unico, Come hai letto all'inizio dell'articolo sono moltissime le persone come te che non accolgono subito Morfeo. Tieni presente che questo disturbo potrebbe derivare da una predisposizione individuale della persona coinvolta, la quale, attraversando momenti della vita difficili ( ad esempio stress acuti, separazioni, lutti, cambiamenti a livello lavorativo, familiare, di salute), potrebbe momentaneamente perdere la capacità naturale di addormentarsi o di dormire tranquillamente instaurando successivamente una cronicità nel disturbo del sonno, focalizzando la propria attenzione sul momento dell'addormentamento.

Cosa significa?

Significa che quando non stiamo bene perché stiamo attraversando un periodo di vita molto stressante ci potrebbe capitare di non riuscire a dormire bene... ed è normale! Quello che però entra in gioco nell'insorgere dell'insonnia cronica (quella che dura da più di tre mesi), così come l'abbiamo spiegata sopra, è l'adozione di atteggiamenti e comportamenti che vengono messi in atto per sconfiggerla.

OVVERO, PIU' TI SFORZI DI DORMIRE, E PIU' AUMENTA LA PROBABILITA' CHE SI INSTAURI L'INSONNIA. LA MENTE CHE PENSA E' NEMICA DEL BUON SONNO.


COSA POSSIAMO FARE?


​Iniziamo con il fare una valutazione psicologica per diagnosticare comorbilità con altri disturbi .

Una comprensione di eventuali disturbi psicologici in concomitanza (causa o conseguenza dell'insonnia) e una valutazione dell'opportunità o meno di intraprendere un trattamento MIRATO ai disturbi del sonno, ci restituirà un quadro di insieme che ci permetterà di decidere l'intervento più adeguato.


Rivediamo il nostro modo di dormire

  • Qual'é la mia necessità di sonno se sono un cronotipo gufo o allodola, breve o lungo dormitore?

  • Mi bastano 6 ore di sonno ? o sono meglio 8?

  • A che ora è meglio coricarsi per essere sufficientemente riposato ?

  • Come "mettere in pausa" la giornata prima di dormire ?

Recuperiamo la naturalezza del dormire

  • Quali sono i meccanismi del sonno e perché soffro di insonnia?

L'affiancamento nella comprensione dell'importanza dell'igiene del sonno e nel cambiamento di alcune abitudini di vita che favoriscono la permanenza dell'insonnia ci aiuterà a tornare alla naturalezza del sonno.

Affiancheremo tecniche di rilassamento allo scopo di contrastare un'eccessiva attivazione mentale e fisiologica in preparazione all'addormentamento.

ATTENZIONE !!!! RICORDA PERO' CHE I MIRACOLI NON ESISTONO !! SE VUOI VERAMENTE SCONFIGGERE L'INSONNIA DEVI ARMARTI DI TANTA MOTIVAZIONE


​Bibliografia:

Manuale Diagnostico Statistico dei disturbi mentali DSM-5 (2014, Raffaello Cortina Editore, Milano)

Federica Farina, Tornare a dormire –Una guida pratica per dormire meglio e superare l’insonnia. Epc editore , 2021

Violani C, Devoto A, Curare l’insonnia senza farmaci, Carocci Faber 2009.

Lavie P, Il meraviglioso mondo del sonno, Grandi tascabili Einaudi, 1999



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