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  • Dott.ssa Barbara Ponzinibio Psicologa
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Oltre l'Eccezionalità: Trovare il Benessere nell'Accettazione di Sé

La bellezza di essere "umani"

Sentirsi "normali" anziché voler essere a tutti i costi "speciali" è un percorso che può portare a una serenità profonda e a una vera accettazione della vita, senza che questo significhi minimamente rassegnarsi. Viviamo in una società che spesso glorifica l'eccezionalità, i traguardi straordinari e la ricerca della perfezione. In questo contesto, l'idea di essere semplicemente "nella media" può sembrare quasi una sconfitta, un passo indietro.

Eppure, è proprio in questa accettazione della nostra quotidianità, della nostra ordinarietà, che si nasconde un potenziale enorme per il nostro benessere.

Il Peso di Aspettative Irrealistiche

Quando ci convinciamo di dover essere sempre straordinari, le aspettative che ci carichiamo addosso – e quelle che proiettiamo sulla vita – diventano pesantissime, spesso irrealistiche. Ogni piccolo intoppo, ogni volta che non "splendiamo" come vorremmo, può essere percepito come un fallimento schiacciante. Questa pressione costante a superare noi stessi, a voler distinguere la nostra esistenza in ogni ambito, può generare ansia, frustrazione e un profondo senso di inadeguatezza. La vita, con la sua intrinseca complessità e imprevedibilità, è costellata di sfide e difficoltà. Se ci aspettiamo di superarle sempre con un successo clamoroso o di trasformare ogni ostacolo in un trionfo personale, beh, è facile che ci scontriamo con una realtà spesso meno indulgente di quanto vorremmo.

Trovare Valore nell'Ordinario

Accettare la nostra "normalità" non vuol dire affatto rinunciare a crescere o a migliorare. Piuttosto, significa riconoscere che il nostro valore non dipende dalla grandezza delle nostre gesta o da quanto rumore fanno le nostre imprese. La nostra importanza, quella vera, risiede semplicemente nell'essere, nel nostro modo unico e irripetibile di esistere, nelle relazioni che coltiviamo ogni giorno, nelle piccole azioni quotidiane, nelle emozioni che proviamo. Siamo significativi semplicemente in quanto esseri umani, con tutte le nostre forze e, sì, anche le nostre fragilità. Questo riconoscimento ci libera dalla schiavitù di dover dimostrare continuamente quanto valiamo, permettendoci di dedicare le nostre energie alla vita stessa, a viverla, invece di sprecarle in una sua incessante valutazione.

Vivere il Presente con Pienezza

Quando smettiamo di rincorrere un'idea di "specialità" che spesso è solo un'illusione, diventiamo molto più presenti. Invece di proiettarci in un futuro di successi straordinari o di rimuginare su un passato fatto di occasioni mancate, riusciamo a radicarci nel qui e ora. La vita si manifesta nel presente, nelle esperienze che viviamo attimo dopo attimo. Accettare la nostra "normalità" ci permette di assaporare le gioie semplici, di affrontare le sfide con maggiore lucidità e di vivere le emozioni – anche quelle meno piacevoli – come parte integrante dell'esperienza umana. Questo non è un atto di rassegnazione, ma un atto di profonda, coraggiosa accettazione. È il riconoscimento che la vita è dura, certo, ma che la nostra capacità di affrontarla non dipende da una nostra ipotetica superiorità, bensì dalla nostra autenticità e dalla nostra intrinseca resilienza.

In definitiva, sentirsi "normali" è un gesto di grande coraggio e di profonda auto-compassione. Ci dà il permesso di abbracciare la vita nella sua interezza, con le sue luci e le sue ombre, e di trovare serenità non nella ricerca di una perfezione irraggiungibile, ma nell'integrità del nostro essere più autentico.



doudu che viaggia

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